La nostra storia
Dagli anni '50 ad oggi
Alla fine degli anni '50, i padri conventuali di Bellariva iniziarono un servizio religioso al così detto “Villaggio Nuovo”, a Rivazzurra. Eletta parrocchia il primo ottobre 1960, fino al 31 agosto 1961 venne affidata alle cure di don Luigi Tiberti, il quale lasciò il primo settembre 1961 l'incarico a don Mario Semproli, parroco fino al 30 aprile 1984.
L'attuale chiesa parrocchiale fu costruita nel 1964, su progetto dell'Arch. Luigi Fonti. Si scelse una semplice linea architettonica, in quanto si pensava di utilizzarla come cinema e teatro, una volta costruita una nuova chiesa. Don Mario, lungo gli anni del suo servizio, costruì poco per volta la casa, la chiesa e le opere parrocchiali.
Il suo successore, don Fausto Bernardi, ampliò ulteriormente la chiesa. Negli anni 1987-89 venne ristrutturata su progetto dell'Arch. Eugenio Lombardini: l'abside venne completamente ridisegnata, così pure l'ingresso e la facciata con rivestimento marmoreo, il rosone ed il portale. Inoltre, don Fausto continuò il lavoro di formazione alla comunità con una attenzione particolare alla catechesi dell'iniziazione cristiana tramite la formazione di un gruppo sempre più numeroso di catechisti per la catechesi dei bambini e dei ragazzi ai sacramenti della vita cristiana. Attraverso feste e contatti con le famiglie sempre più numerose che arrivavano nella comunità, cominciò a mettere le basi per la formazione di un clima di famiglia all'interno della parrocchia. Per la morte improvvisa di don Fausto, avvenuta il 31 luglio 2005, il Vescovo Mons. Mariano De Nicoló chiamò don Franco Staccoli, il quale ha continuato l'opera dei precedenti sacerdoti con un'attenzione particolare alla Parola di Dio ed all'Eucarestia domenicale e feriale.
Per raggiunti limiti di età di Don Franco, il nuovo Vescovo Mons. Nicolò Anselmi ha provveduto a nominare Don Alberto Pronti, nuovo parroco di Rivazzurra dal 1 Luglio 2023.
Attualmente, all'interno si trovano: un grande Crocefisso, a grandezza naturale, scolpito in legno nella bottega di Joseph Stuflesser di Ortisei che sovrasta l'Altare Maggiore; Quadro con Miracolo della mula di A. Botticelli; Fonte battesimale in marmo, scolpito da M. Pieri; Via Crucis e bassorilievi in terracotta di U. Luccardi.